Tre selezionati film d’autore nella rassegna di Giometti cinema e Unitre il GIOVEDI sotto il grande schermo del Multiplex di Tolentino, nelle sale sempre sanificate e garantite dal ricambio d’aria automatizzato, nel pieno rispetto delle normative, alle ore 21,15. Al termine della proiezione il professor Alberto Cingolani di UNITRE condurrà un confronto con gli spettatori

Il primo titolo, giovedi 10 febbraioIL POTERE DEL CANE, diretto da Jane Campion (Premio Oscar per Lezioni di piano) dopo il Leone d’argento alla Mostra del Cinema di Venezia, si fregia del Golden Globes per la miglior regia, oltre ai premi ottenuti in vari Festival di tutto il mondo. Nel Montana del 1925 due fratelli portano avanti un ranch con un rapporto conflittuale: Phil ama il lavoro duro, incarna una morale naturale tramandata da generazioni di cowboys; George veste abiti neri su misura, cerca moglie e intreccia relazioni borghesi. Con i suoi modi garbati, George riuscirà a sposare la padrona di locanda Rose che finirà per trasferirsi nel ranch con il figlio Peter, quarto ed ultimo personaggio chiave. Ma Phil, il bullo, non tollera la presenza dei due inquilini: Rose perché è una donna, per natura inaffidabile, incapace e subdolamente interessata alle ricchezze della famiglia; Peter, invece, perché è un ragazzo non perfettamente conforme al prototipo del mandriano maschio, bianco e aspirante capobranco.

La lotta tra Phil e il resto del mondo  vede contrapporsi due modelli di vita opposti:  da un lato c’è chi interpreta una fiera ripetizione della tradizione, dall’altro, invece, chi interpreta la crescita, il progresso e la scoperta del sé come aspetti di una libertà fondata sulla comprensione graduale e lo sviluppo spontaneo delle personalità. Peter e Rose vogliono liberarsi dal giogo di Phil, che rende loro la vita impossibile. Lei, impotente, si darà all’alcol, mentre il giovane Peter – solo apparentemente fragile, mansueto e dissociato – userà tutta la sua intelligenza e autocontrollo per provare a risolvere la situazione.

Bellissimo il finale per comprendere che il cane, il potere da cui liberarsi, è proprio Phil, non come individuo, ma come rappresentante ultimo di quel sistema di valori del mondo del west.

Giovedì 17 febbraio il viaggio cinematografico continua sul vagone di Scompartimento 6Gran Premio della Giuria a Cannes, scelto dalla Finlandia per concorrere all’Oscar, è l’opera di un nuovo giovane maestro del cinema europeo, una commedia romantica anomala e introspettiva tra Finlandia e Russia che cattura subito, a partire dalla ricostruzione di un posto e un’epoca che in pochi hanno conosciuto ma che a tutti sembra subito familiare. È un viaggio in treno nella Russia degli anni ‘90 fa emergere i rapporti tra sconosciuti. È la storia di due persone che non si somigliano per niente, appartengono a tipologie umane diverse per reddito, cultura e idee sulla vita. Eppure in modi strani hanno entrambi bisogno di qualcosa che forse l’altro, per caso, può dare. Ci vorrà un viaggio intero e ciò che rende Scompartimento n. 6 un film eccezionale è proprio la maniera molto umana in cui questo accade.

La finlandese Laura deve affrontare un viaggio in treno nel gelido nord  per vedere i petroglifi, incisioni preistoriche su roccia. Lasciata sola all’ultimo dalla ragazza con cui si frequenta a Mosca, deve condividere il suo scompartimento con un operaio molesto in viaggio verso le miniere del Nord e con una marcata passione per la vodka. Non è la prima volta che il sentimento amoroso rischia di germogliare tra esseri umani apparentemente agli antipodi, si stenta a credere che una scintilla possa scoccare tra uno scostante ubriacone e una ragazza abbandonata, addirittura in un contesto degradante, ma al cinema questo è meravigliosamente possibile. Fondamentali nel restituire credibilità al film sono i gesti e gli sguardi di due protagonisti impeccabili, entrambi giustamente candidati (insieme al film) agli European Film Awards. Attraverso i loro volti, uno schizzo appena accennato e un biglietto dal gusto antico, entriamo in un mondo altro, ma soprattutto in un modo altro di fare cinema che affascina, andando dritto alla meta come un treno in corsa.

La terza proposta, giovedì 24 febbraioIL CAPO PERFETTO, vanta il record storico di candidature ai Premi Goya, ben 20 nominations per questa commedia campione d’incassi che si prenota per gli Oscar. Una grande interpretazione di Javier Bardem, affascinante, abile, manipolatore sempre in bilico tra farsa e dramma, l’attore spagnolo si rivela di una bravura incredibile e orchestra un cast che gira intorno a lui in modo assolutamente perfetto. Non c’è una nota stonata nelle interpretazioni né una sbavatura nella sceneggiatura, anch’essa scritta dal regista Fernando Leon de Aranoa. E si ride, si ride di continuo. Ambientato nella provincia madrilena, Blanco, proprietario di una storica azienda spagnola di bilance industriali, amato e stimato dai dipendenti per la sua grande umanità, è in gara con la sua impresa per un premio di eccellenza locale. Considerato da tutti e da se stesso un capo magnanimo, è disposto a qualunque cosa pur risolvere i problemi dei suoi dipendenti affinché non riducano la produttività e gli consentano di aggiudicarsi l’ambito riconoscimento. E mentre la tensione sale per la visita di ispezione della commissione del premio, Blanco inizia a collezionare una serie di errori e comici disastri che lo porteranno a dover dimostrare di essere davvero un capo perfetto..  . La settimana lavorativa mette ogni personaggio davanti alla propria crisi e ai propri obblighi. Risultato? A ogni decisione di Blanco & company il film diventa sempre più dark. E verso la fine la commedia si trasforma in thriller e anche peggio, ma senza perdere mai il sorriso.

Multiplex Giometti Cinema Tolentino

BIGLIETTO € 6   ISCRITTI UNITRE € 4

 

Contenuto inserito il 14/02/2022
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