Progetto Ciclovia 77

La “Ciclovia77” è il progetto di una “cerniera” cicloturistica che attraversa le valli del Menotre in Provincia di Perugia e quella del Chienti in Provincia di Macerata connettendo Foligno con la costa adriatica e Civitanova Marche, collegando la “Ciclovia nazionale Adriatica”, in fase di realizzazione e completamento, con le Ciclovie ed i progetti in essere collegati al territorio Umbro, a Foligno stessa, come la “Via di Francesco”, a Spello, Montefalco, Assisi, Bevagna, percorsi ricompresi nelle direttrici europee e nel progetto delle “Ciclovie nazionali”.

La “Ciclovia 77” vuole essere un progetto di mobilità sostenibile del territorio fatto di cicloturismo ma anche collegato con i “Cammini della Fede” essendo per lungo tratto parallela o sovrapponibile alla “Via Lauretana”, in via di progettazione e realizzazione, e di riscoperta di antiche percorrenze (vie romane).

L’intenzione è quella di costituire una rete ciclo pedonale con caratteristiche di sicurezza per gli utenti e che sappia riconnettere e riscoprire tracciati (vie romane, cammini della Fede), che facevano delle terre che collegano Foligno al Mare Adriatico un crocevia importante nella storia della civiltà europea.

Quindi la “Ciclovia 77” rappresenta un progetto di mobilità integrata sostenibile (con il paesaggio, i borghi, i monumenti storici, i sapori, le arti, i mestieri delle nostre terre) per creare un circuito virtuoso in grado di attrarre anche visitatori esterni ed esteri per il rilancio anche turistico del territorio, in particolare di quello colpito dal sisma del 2016 mediante il cicloturismo ma anche con le percorrenze dei cammini della Fede e delle antiche vie romane.

Il progetto coinvolge un territorio dell’ampiezza di circa 130 km con l’obiettivo di rigenerarlo attivando sicurezza per i fruitori, recuperi, occupazione, identità, dignità, socialità e urbanità.

I percorsi ciclo pedonali realizzati nel territorio con un progetto di interconnessione con le altre forme di mobilità sostenibile (autobus e treni dotati del servizio di trasporto delle bici, auto e bici elettriche, centri intermodali) rappresentano una visione strategica in quanto coniugano innovazione, tecnologia, storia e memoria.

Inoltre la “Ciclovia 77” ha anche l’obiettivo di valorizzare la bellezza e la storia dei territori che attraversa, restituendo loro una identità ed un ruolo spesso dimenticati che mai come oggi possono rappresentare un motore di innovazione e sviluppo, in un periodo di crisi dovuta al terremoto ed al contesto mondiale non favorevole proponendo investimenti mediante nuovi modelli di sviluppo armonici con l’ambiente.

Da non dimenticare che il turismo sostenibile e ciclistico è in costante crescita sia per volumi economici che per dimensione e che si genereranno opportunità di crescita economica diffusa e durevole per le economie locali di piccola – media impresa turistica, di agriturismo, valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale dei nostri territori, delle città e dei piccoli borghi.

I soggetti aderenti e promotori della presente intesa ritengono di primaria importanza sviluppare le politiche che favoriscano la mobilità sostenibile a tutti i livelli.

I principali benefici della mobilità ciclabile sono: il decongestionamento dal traffico motorizzato; la diminuzione dell’impatto ambientale (inquinamento atmosferico ed acustico) del traffico in città; l’incremento di forme di mobilità eco-sostenibili e l’aumento della sicurezza stradale; il miglioramento dell’efficienza della viabilità e del trasporto pubblico e privato vista la riduzione dei mezzi privati circolanti; la tutela degli utenti della strada più esposti ai rischi del traffico, come ciclisti e pedoni.

La proposta del Comitato promotore della “Ciclovia 77” offre una visione globale e strutturale sul tema della mobilità sostenibile che permetterà alle amministrazioni locali di darne attuazione mediante le progettazioni che seguiranno.

Tutte le istituzioni e le associazioni (sportive, culturali, ambientaliste, ecc.) che partecipano a questa intesa, oltre ai soggetti privati che aderiranno al progetto, contribuiranno a manifestare l’interesse della società nel favorire iniziative infrastrutturali ed economiche che stimolino nuova occupazione e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale del nostro Paese.

Il Sindaco Pezzanesi e la Giunta hanno ritenuto di condividere il progetto della “Ciclovia 77”, dando attuazione ad azioni coordinate ed unitarie per realizzarlo.

Del resto la Comunità Europea ha promosso ed avviato il progetto Euro Velo: una rete ciclabile europea che rappresenta un progetto della E.C.F. (European Cyclists Federation) per sviluppare una rete di itinerari ciclabili di lunga percorrenza attraverso il continente europeo (oltre 70.000 km dei quali più di 40.000 km già in essere e che la rete europea ha visto la luce alla fine degli anni ’90 ma, solo nel 2007, si sono resi disponibili sia un gruppo di lavoro “ad hoc”, sia primi finanziamenti che hanno consentito al progetto di partire e che questi itinerari sono nati dalla fusione di tratti nazionali di vie ciclabili esistenti raccordati ed estesi a nazioni sprovviste di reti locali; hanno lo scopo di favorire il transito di turisti in tutta l’Europa e valorizzare localmente la via ciclabile come soluzione e mitigazione ai problemi derivanti dal traffico motorizzato.

La Regione Umbria ha posto in essere finanziamenti per circa 7 milioni di euro destinati ad interventi strategici di rilevante interesse pubblico, volti alla realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili e sistemi di accesso ai centri storici; fra questi il percorso ciclabile lungo l’antica via Flaminia nel tratto Foligno–Fossato di Vico, la connessione tra la ciclovia del Tevere a Ponte San Giovanni e la ciclovia Spoleto-Assisi ed il tratto della ciclovia del Fiume Nera dalla cascata delle Marmore al centro urbano di Terni.

La Regione Marche ha posto in essere un vasto programma finanziato con circa 50 milioni di € per la realizzazione del tratto marchigiano della “Ciclovia Adriatica” e delle “Ciclovie a pettine”, che dal Mare Adriatico risalgono le valli interne e piste ciclabili che collegheranno i territori dei Comuni e loro emergenze.

Valutata l’opportunità di promuovere un progetto di mobilità sostenibile mediante la realizzazione della “Ciclovia 77” nelle Province di Perugia e Macerata che coinvolga il territorio attraversato dal torrente Menotre e dal fiume Chienti con lo scopo, salvaguardando anche la sicurezza dei fruitori, di rigenerare e sviluppare il territorio rispettando l’ambiente e salvaguardando la salubrità dei territori, delle città, dei borghi e la salute e il benessere dei fruitori.

Constatato che la mobilità sostenibile dà lettura del territorio in chiave moderna come accesso alla memoria ed alla storia e crea con lo stesso un rapporto in grado di fare da traino economico e sociale. Questa nuova, o antica, modalità di attraversare i territori permette infatti di riscoprire ambiente, natura, storia, cultura e religiosità in una visione innovativa. Ciò che il territorio offre in ricettività, prodotti artigianali o agricoli, bellezze naturali, storiche, architettoniche, ambientali può essere valorizzato, sviluppato e comunicato a livello locale e globale.

Dato atto che le Province di Perugia e Macerata sono attraversate dall’antico sistema del cammino religioso della “Via Lauretana” e dai percorsi europei della mobilità ciclabile sostenibile; che riprogettare, riconnettere ed implementare con servizi, volti anche a tutelare la sicurezza dei fruitori, con un moderno sistema di mobilità può incrementare per il territorio turismo e sostenibilità con ricadute positive su imprese, territori, artigiani, città, cultura, ecc.

Ritenuto di chiedere alle Regioni Umbria e Marche che il progetto di realizzazione della “Ciclovia 77” possa essere incluso nel sistema delle “Ciclovie nazionali” mediante inclusione nell’accordo firmato tra Regioni e M.I.T. offrendo la possibilità anche al territorio fra Foligno e Civitanova Marche di connettersi al Sistema Nazionale delle Ciclovie aderendo ad una attività programmata e coordinata di area vasta, che consentirebbe ai territori interessati di svolgere un ruolo di raccordo e “cerniera” per la mobilità nazionale, con apposito atto deliberativo è stato deciso: di manifestare interesse alla definizione e realizzazione del progetto “Ciclovia 77”;  di approvare, quale parte integrante dell’atto, il protocollo di intesa avente i seguenti obiettivi:

creare sinergia attorno al progetto “Ciclovia 77” per promuoverne la realizzazione;

agire presso le istituzioni centrali, regionali e provinciali perché l’opera sia finanziata e promossa come di rilevante interesse anche per i territori interni danneggiati dal sisma del 2016;

sviluppare le azioni necessarie per consolidare la compartecipazione al progetto, anche con eventuali istituzioni “ad hoc”, che tuttavia non dovranno creare costi aggiuntivi per le Pubbliche Amministrazioni aderenti;

promuovere la comunicazione del progetto presso la popolazione interessata anche avvalendosi dei “social network” o altri strumenti innovati di diffusione della conoscenza;

voler favorire la crescita, lungo il percorso della “Ciclovia 77”, di una economia turistica basata sulla piccola e media impresa, l’agriturismo, le “start up” per le giovani generazioni;

promuovere la partecipazione al progetto.

Inoltre è stato deciso di aderire al progetto “Ciclovia 77”;

dando atto che il coordinatore del progetto “Ciclovia 77”, è individuato nel Comitato promotore della “Ciclovia 77” con i compiti di:

curare il coordinamento progettuale affinché tutte le parti del progetto siano armoniche fra loro in un disegno unitario;

sviluppare uno studio di fattibilità in tutti gli aspetti prodromici e funzionali al coordinamento e supporto del progetto del soggetto o dei soggetti attuatori;

approfondire, con attività di ricerca, i modelli gestionali e di realizzazione di opere di tale dimensione e scala (inter-istituzionali).

Contenuto inserito il 17/03/2022

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Autore Ufficio Stampa

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