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Le misure varate dall’Amministrazione comunale in sostegno delle attività di somministrazione alimenti e bevande
Nei giorni si è tenuta una riunione tra l’Amministrazione comunale e gli esercenti delle attività di somministrazione di alimenti e bevande per discutere delle novità sulle riaperture contenute nel nuovo decreto, delle difficoltà fino ad oggi affrontate dalla categoria nella gestione dell’emergenza covid nonché degli eventi da proporre per il periodo estivo, qualora la pandemia arrestasse o comunque rallentasse il suo corso.
Nel corso dell’incontro sono emerse alcune richieste che la categoria ha rivolto all’Amministrazione comunale e che quest’ultima ha deciso di accogliere per permettere una riapertura delle attività con più serenità dopo mesi di chiusure e di ingenti perdite economiche.
Considerato che la situazione di estrema difficoltà attualmente vissuta dalle Attività di Somministrazione di Alimenti e Bevande del territorio, e non solo, impone l’adozione di misure straordinarie ed urgenti al fine di agevolare l’immediato riavvio delle attività stesse sui dehors già allestiti o da realizzare è stato ritenuto, necessario, fino al termine dello stato di emergenza adottato a causa del Covid-19, sperimentare su tutto il territorio comunale la possibilità di non ripristinare lo stato dei luoghi, qualora l’Autorizzazione all’esercizio dell’attività sui dehors sia già scaduta o scada entro il predetto termine.
Questa misura ha lo scopo di ridurre i costi che le Attività di Somministrazione di Alimenti e Bevande devono sostenere per lo smontaggio e il rimontaggio dei dehors e di annullare le conseguenti ulteriori perdite per il mancato esercizio dell’attività nel periodo di smontaggio e riallestimento. Ovviamente in capo ai titolari delle Attività di Somministrazione permane tuttavia l’obbligo nel predetto periodo di sperimentazione di chiedere, allorché scaduta o qualora scadrà, una nuova Autorizzazione per la somministrazione negli spazi esterni all’esercizio, ancorché in assenza del ripristino dello stato dei luoghi.
Nello specifico, la Giunta ha stabilito:
che su tutto il territorio comunale in via sperimentale non sussiste l’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi (smontaggio) e rimontaggio dei dehors qualora l’Autorizzazione alla somministrazione sui dehors stessi sia già scaduta o scada entro il termine dello stato di emergenza dichiarato a causa del Covid-19;
che in capo ai titolari delle Attività di Somministrazione permane l’obbligo nel predetto periodo di sperimentazione di chiedere, allorché scaduta o qualora scadrà, una nuova Autorizzazione per la somministrazione negli spazi esterni all’esercizio, ancorché in assenza del ripristino dello stato dei luoghi;
di valutare la possibilità di prorogare tale provvedimento anche in mancanza di stato di emergenza per essere di aiuto in questo particolare momento di difficoltà;
di prevedere anche la possibilità di derogare al pagamento del suolo pubblico, qualora oltre il termine del 30 giugno 2021, il Governo centrale non volesse prevedere le giuste coperture.
A seguito dell’incontro che abbiamo avuto la scorsa settimana – precisa il Vicesindaco Silvia Luconi – ci siamo sentiti di analizzare le varie problematiche emerse soprattutto riguardo il mancato smontaggio dei dehors. Quindi l’idea è quella di venire incontro alle attività affinchè ci siano delle deroghe, evitando ulteriori investimenti. Contemporaneamente stiamo lavorando sui contributi da assegnare alle attività che proporranno spettacoli ed eventi. Vogliamo agire anche economicamente per sostenere le attività che si organizzano in proprio. E’ solo l’inizio e stiamo attendendo ulteriori sviluppi per tornare nei prossimi mesi ad una parvenza di normalità.
Auspichiamo – aggiunge il Consigliere delegato Andrea Crocenzi – che venga prorogato oltre il prossimo 30 giugno il temine per il pagamento della tassa occupazione suolo pubblico, venendo incontro di fatto alle esigenze delle tante attività obbligare alla somministrazione esclusiva all’esterno.
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Autore | Ufficio Stampa |