Unione Montana
dei Monti Azzurri

LORO PICENO Doppia replica nel fine settimana appena trascorso per lo spettacolo Minotaurus della compagnia Teatro Rebis. Per la rassegna Teatro Next Gen dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, la pièce è andata in scena sabato al teatro comunale di Caldarola e domenica al teatro comuna-le di Loro Piceno. Un melologo per voce e violoncello, tratto dall’omonima ballata di Friedrich Dürrenmatt, che ha rovesciato il mito del Minotauro adottando il punto di vista del mostro, del diverso, dell’inconcepibile. Un tema ricorrente negli scritti, ma anche nell’opera visiva dello scrittore svizzero, a cui fin da bambino il padre raccontava i miti al posto delle fiabe, influenzandone il modo di percepire e decifrare il mondo. Il testo è stato rielaborato, sfrondandone le circonvoluzioni lettera-rie, per concentrarsi sugli aspetti ritmici, rituali e introspettivi, trasformando un racconto extradiegetico in un monologo proteiforme, a tratti struggente soliloquio, a tratti epica e ironica narrazione, a tratti ululato cosmico. La polifonia vocale di Andrea Pierdicca è stata orchestrata da Andrea Fazzi-ni in modo da perlustrare il labirinto interiore del Minotauro – né uomo né bestia né dio, innocente e colpevole – una danza della coscienza, colta dall’origine prismatica al sublime spirare. Due appunta-menti che hanno permesso ai giovani della Generazione Z di accumulare i timbri della partecipazione agli spettacoli della rassegna, tentando così di vincere i premi in denaro messi in palio dall’Unione Montana per avvicinare i giovani al teatro. Bruno Achilli, vicesindaco di Loro Piceno, ha colto l’occasione per evidenziare come oggi «esistano altri minotauri, come la tecnologia e gli smartphone che ci portano in altri mondi fatti di fake news e distanze dalla realtà. Ecco allora – ha detto – l’invito a riprendere il filo di Arianna e riscoprire il contatto con ciò che conta davvero».