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I sacconi alle celebrazioni per i 200 anni della morte di San Vincenzo Maria Strambi
I “sacconi” di Tolentino, la Ven.Confraternita del Sacro Cuore di Gesù fondata dall’allora vescovo di Macerata e Tolentino San Vincenzo Maria Strambi il 14 giugno 1805, hanno partecipato assieme al loro assistente spirituale don Ariel Veloz Mendez alla processione per la solenne traslazione nella Cattedrale di Macerata dell’urna del loro Santo Fondatore cerimonia con la quale il Vescovo Mons. Nazzareno Marconi ha dato inizio alle celebrazioni per il 200mo anniversario della morte del santo.
Per questa occasione i sacconi si sono dovuti dividere in due gruppi per curare, come avviene ogni domenica, la Santa Messa vespertina in canto gregoriano nella Chiesa del Sacro Cuore aderendo pur tuttavia all’invito del Vescovo Marconi.
I confratelli “sacconi”, all’inizio delle celebrazioni per il loro santo fondatore, domenica 17 dicembre hanno fatto dono ai tanti fedeli che ogni domenica da regione e da fuori regione si recano a Messa nella loro chiesa dei nuovi confortevoli inginocchiatoi: un omaggio al loro Santo fondatore che dovette molto tribolare convivendo con “sorella povertate”.
Il governo episcopale a Macerata e a Tolentino del vescovo passionista Vincenzo Maria Strambi venne infatti funestato dalle razzie dei rivoluzionari francesi prima e dalle confische napoleoniche ai danni degli ordini religiosi e della chiesa. Ciò nonostante il vescovo riuscì ad aprire un nuovo seminario in cui profuse una particolare attenzione paterna.
Favorì le lezioni di canto gregoriano e curò particolarmente la liturgia. Nella chiesa di Santa Maria Nuova, che allora era la Cattedrale di Tolentino, il santo Vescovo passava delle ore anche nella notte in preghiera da una piccola apertura che dalla sua cameretta faceva vedere la bella statua della Madonna della Tempesta.
Per aiutare i poveri che erano aumentati considerevolmente dopo i provvedimenti soppressivi napoleonici San Vincenzo Maria Strambi fece sorgere alcune attività economiche con la filatura della canapa; ampliò il Conservatorio di Tolentino per i bambini orfani e poveri ed eresse pure un ricovero per i vecchi.
La confraternita dei “sacconi” di Tolentino fu particolarmente del cuore del Santo vescovo passionista tanto che appena terminata la dittatura napoleonica il vescovo ne decretò la riapertura il 30 dicembre 1815.
Successivamente, dopo la morte del santo fondatore per la fedeltà alla Chiesa e memori delle attenzioni di San Vincenzo Maria Strambi verso i sacconi di Tolentino, il Papa Gregorio XVI con Breve del 17 dicembre 1835, concesse in perpetuo la proprietà della chiesa di San Benedetto da Norcia, abbandonata dai monaci dopo la soppressione, alla Confraternita del Sacro Cuore di Gesù che fu poi ingrandita con progetto dell’Architetto Luigi Fontana assumendo la forma attuale.
In occasione delle prossime feste natalizie alle sante messe parteciperanno formazioni corali e strumentali per dare particolare lustro alle celebrazioni in onore del santo fondatore della Confraternita tolentinate.
Particolarmente alla Messa di Mezzanotte di Natale parteciperà il celebre gruppo vocale “accademia dei dissennati” diretto dal Maestro Lorenzo Chiacchiera, all’organo il Maestro Giulio Camaiti.