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Finanziato il restauro della ex centrale del Ponte
L’Amministrazione comunale ha partecipato, come si ricorderà, al Bando del Gal Sibilla per finanziamenti per interventi di recupero, restauro, e riqualificazione dei beni storico-culturali del territorio, con un progetto per il recupero e riqualificazione della ex centrale idroelettrica di proprietà comunale sita in via del Ponte, in prossimità del Ponte del Diavolo. L’edificio è di particolare interesse storico culturale in quanto fu la sede di una delle prime centrali idroelettriche d’Italia, dismessa dopo la seconda guerra mondiale e non più utilizzata per la maggior parte degli ambienti che però ha conservato le strutture originali, rappresentando un pregevole esempio di “archeologia industriale”.
In questi giorni il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e la Giunta, a seguito della concessione di un contributo pari a 91 mila uro da parte del Gal Sibilla, hanno approvato il progetto esecutivo per il restauro e la sistemazione dell’ex centrale del Ponte che prevede una spesa di poco superiore ai 162 mila euro. La rimanente cifra sarà finanziata con i proventi della dismissione del patrimonio comunale o con altre entrate straordinarie.
L’intervento ha l’obiettivo di recuperare e restaurare l’immobile comunale, rendendo agibili e fruibili tutti gli spazi, prevedendo, in particolare, due situazioni distinte: per la prima, che occupa gli spazi più a occidente e attualmente impegnata dal CEA (Centro Ecologico Ambientale), non sono previsti ulteriori lavori, mentre per l’altra sono previsti degli interventi che renderanno l’ambiente, con la superficie di 130 mq, a destinazione di sala polifunzionale.
In particolare il progetto prevede l’eliminazione di tutte le superfetazioni costituite da strutture miste adiacenti al fabbricato; la riparazione della copertura, previo smontaggio e sostituzione del manto in tegole, del tavolato e delle strutture lignee secondarie, isolamento termico ed acustico, impermeabilizzazioni, nuovo manto di tegole e nuove lattonerie; l’inserimento di cordolo-tirante sommitale alla muratura a cui sono collegate le capriate realizzato in acciaio e ancorato alle murature con barre adesive; il ripristino delle aperture originali con chiusura di tutte le aperture avvenute nel corso dei decenni e demolizione delle tramezzature di chiusura non originali; la riparazione delle lesioni sulle murature portanti con la tecnica del cuci-scuci; un nuovo solaio areato interno; un nuovo drenaggio in prossimità delle fondazioni; la stuccatura dei paramenti murari facciavista, nuovi intonaci interni; i nuovi massetti e nuove pavimentazioni in cotto; la realizzazione di servizi igienici; i nuovi impianti elettrico e di illuminazione e realizzazione di impianti idraulico e termico con riscaldamento radiante a pavimento; la sostituzione di tutti gli infissi con caratteristiche coerenti alle normative per il risparmio energetico; la dotazione di arredi (poltroncine, tavoli, scrivanie ed armadi) per la fruizione dei locali.